Archivio della categoria: Lettere informative
27 DE FEBRERO DE 1812 DIA DE LA BANDERA
El 27 de febrero de 1812 el general Manuel Belgrano enarboló por primera vez la bandera nacional en las barrancas del río Paraná, en Rosario.
ELEZIONI ITALIANE 2013
Politiche febbraio 2013 Candidati argentini
Incontro con Gian Luigi Bersani Unioncamere 7 febbraio 2013
Il Corriere della Sera censura se stesso
Il Corriere della Sera di lunedì 4 febbraio pubblica in prima pagina
Dagli amici mi guardi Iddio….
SOCIETA’ ITALIA ARGENTINA
Lettera Informativa febbraio 2013 III
L’ Argentina e il cattivo giornalismo degli amici italiani
Sul Corriere della Sera di oggi lunedì 4 febbraio Rocco Cotroneo firma un articolo dal titolo ” Le bugie cattive degli amici argentini con gli onori della prima pagina, infarcito di luoghi comuni , supponenza ignoranza e arroganza .
Particolarmente fastidiose le citazioni a sproposito e fuori contesto di Borges e la facilità all’ insulto istituzionale come ” Carlos Menem mix di tracotanza cafona “” Scomodare inoltre Eva Peròn riferendo frottole sulla sua età e la sua condizione familiare , dimostra a parte la ignoranza anche una notevole villania .Dispiace che questo corrispondente di un prestigioso quotidiano parli con tanta incompetente superficialità di un paese molto vicino alla Italia, che evidentemente conosce solo tramite pettegolezzi e sentiti dire..
Più giornalisticamente interessante sarebbe stato parlare della reazione argentina alla censura del FMI : politicamente la Presidente Kirchner ha reagito duramente dicendo che il Fondo è nemico della Argentina e la attacca per la sua politica con l’ Iràn , ma praticamente il ministro della Economia ha dichiarato che rivedranno gli indici inflazionari e forniranno nuovi dati al più presto. Sembrerebbe notizia più interessante di quella che Eva Peròn si “levava” gli anni.* o che Maradona quale ” mano de Dios “..( ancora il goal del1986…!!.), sia lo specchio del Paese
Giorgio De Lorenzi
* possediamo copia autentica del certificato di nascita di Evita ( 7 maggio 1919 )
Buon compleanno Buenos Aires
L’ Argentina e il FMI
Omaggio a Borges
può essere per noi il tempo più felice.
È morto l’animale o quasi è morto.
… Restano l’uomo e l’anima.
Vivo tra forme luminose e vaghe
che ancora non son tenebra.
Buenos Aires,
che un tempo si lacerava in sobborghi
verso la pianura incessante,
è di nuovo la Recoleta, il Retiro,
le confuse strade dell’Once
e le precarie case vecchie
che seguitiamo a chiamare il Sud.
Nella mia vita son sempre state troppe le cose;
Democrito di Abdera si strappò gli occhi per pensare;
il tempo è stato il mio Democrito.
Questa penombra è lenta e non fa male;
scorre per un mite pendio
e somiglia all’eterno.
Gli amici miei non hanno volto,
le donne son quello che furono in anni lontani,
i cantoni sono gli stessi e altri,
non hanno lettere i fogli dei libri.
Dovrebbe impaurirmi tutto questo
e invece è una dolcezza, un ritornare.
Delle generazioni di testi che ha la terra
non ne avrò letti che alcuni,
quelli che leggo ancora nel ricordo,
che rileggo e trasformo.
Dal Sud, dall’Est, dal Nord e dall’Ovest
convergono le vie che mi han condotto
al mio centro segreto.
Vie che furono già echi e passi,
donne, uomini, agonie e risorgere,
giorni con notti,
sogni e immagini del dormiveglia,
ogni minimo istante dello ieri
e degli ieri del mondo,
la salda spada del danese e la luna del persiano,
gli atti dei morti,
l’amore condiviso, le parole,
ed Emerson, la neve, e quanto ancora.
Posso infine scordare. Giungo al centro,
alla mia chiave, all’algebra,
al mio specchio.
Presto saprò chi sono.
(J.L. Borges )