ELEZIONI ITALIANE 2013

 
 
SOCIETA’ ITALIA AGENTINA
 
LETTERA INFORMATIVA FEBBRAIO 2013 VIII
 
ELEZIONI ITALIANE CIRCOSCRIZIONE SUD AMERICA
 
Erano in gioco due posti al Senato e quattro alla Camera.
In Argentina è stato eletto un senatore Claudio ZIN (MAIE) - l’ altro senatore è stato  eletto in Brasile Fausto LONGO ( PD )-
e due deputati Ricardo MERLO (MAIE) – al terzo mandato – e Mario BORGHESE (MAIE)
Gli altri due deputati sono stati eletti in Brasile Fabio PORTA ( PD ) e Renata BUENO (USEI ).
 
Data la maggiore presenza di elettori in Argentina rispetto al Brasile le previsioni davano  vittoriosi i candidati argentini
per  tutti i posti disponibili.
Il fatto di averne ottenuti solo la metà si deve alla scarsa partecipazione al voto degli aventi diritto ;
circa 200 mila su 600 mila.
 
 
 
 
 

battaglia di salta 20 febbraio 1813

20 de febrero del año 1813 en Campo Castañares, en Argentina, se produjo un enfrentamiento armado conocido como la Batalla de Salta.

Esta batalla perteneció a la Guerra de la Independencia de Argentina, y se basó en el envío del general Manuel Belgrano y Eustoquio Díaz Vélez como segundo en jefe a combatir a las tropas de Juan Pío Tristán, que eran los realistas. Esto hizo que los realistas se rindiesen incondicionalmente, por lo que el control del reinado fue tomado por el ejército del norte. A su vez permitió recuperar el control del Alto Perú a los patriotas.

Politiche febbraio 2013 Candidati argentini

 
 
ELEZIONI POLITICHE CIRCOSCRIZIONE SUD AMERICA
 
PARTITI E CANDIDATI IN ARGENTINA
 
 
 
MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL’ ESTERO   MAIE
 
RICARDO MERLO                CANDIDATO DEPUTATO                       
DEPUTATO USCENTE
 
CLAUDIO  ZIN                      CANDIDATO SENATORE                       
MEDICO EX MINISTRO      SANITA DELLA PROVINCIA DI BUENOS AIRES
 
 
 
 
UNIONE SUDAMERICANA EMIGRATI ITALIANI USEI
 
EUGENIO SANGREGORIO    CANDIDATO DEPUTATO                        
IMPRENDITORE
 
DARIO VENTIMIGLIA             CANDIDATO SENATORE                        
AVVOCATO
 
 
 
PARTITO DEMOCRATICO  ( PD )
 
 
GINO  RENNI                         CANDIDATO  DEPUTATO                         
ATTORE E CANTANTE ( COMICO )
 
FRANCESCO ROTUNDO        CANDIDATO SENATORE                          
RAPPRESENTANTE PD IN ARGENTINA
 
 
 
PARTITO ITALIANO PER LA LIBERTA  ( PDL )
 
ILEANA CALABRO’                 CANDIDATO DEPUTATO                          
SHOW GIRL
 
ESTEBAN CASELLI                CANDIDATO SENATORE                           
SENATORE USCENTE

Incontro con Gian Luigi Bersani Unioncamere 7 febbraio 2013

Incontro organizzato da CeSPI e CEIAL con Pier Luigi BERSANI
Unioncamere 7 febbario 2013 ore 17.30
 
 
L ‘ On Bersani ha risposto a una serie di domande formulate da Enel ( Gianluca COMIN ) ,
Telecom ( Emmanuele CARBONI ) e ANCE ( Giandomenico GHELLA )
sulle politiche che il suo eventuale Governo intenderà  adottare nei rapporti con i paesi
dell’ America latina.
Le risposte hanno confermato l’interesse del PD verso il sub continente, interesse già
evidenziato nel passato da D ‘ Alema  come Premier e come Ministro degli Esteri.
 
 

Riflessioni..l’ Argentina anticipa situazioni ?

 
Nel 1980 la economia argentina si avviò verso un collasso annunciato dato che la dittatura militare per favorire  le classi medie e  alte aveva instaurato il primato della finanza sulla produzione agricola e industriale. L’investimento finanziario superava talmente ogni e qualunque altro tipo di investimento che ingenti capitali esteri arrivavano nel Paese  e con un furioso modi e fuggì  realizzavano utili enormi , ritornando in dollari all’estero .Un dollaro mantenuto basso dal Banco Central  , alti tassi d’interesse in pesos, e il gioco era fatto
 Il meccanismo finanziario veniva fantasiosamente chiamato “bicicletta” in quanto consentiva ” pedalando” di “moltiplicare” investimenti e guadagni 
tramite una sorte  di derivato..” il deposito in pesos ” che veniva dato in
garanzia per ottenere altri pesos da investire scommettendo sempre sul
differenziale inflazione/svalutazione. Una vera e proria catena di sant ‘
Antonio come quella dei derivati…con guadagni di due digiti…
Nel 1981 il Banco Centrale gettò la spugna , il dollaro schizzò alle stelle
e il  castello di carte crollò    Naturalemente lo Stato aregntino assunse
tutte le perdite con una assicurazione di cambio…, i militari ne furono
comunque  travolti , tentarono la tragica carta Malvinas…e poi finalmente 
finirono,  sul banco degli imputati.
Alla fine degli anni ‘ 80 la iperflazione flagellava l’ Argentina, l ‘ 
elemento psicologico irrompeva nella economia e sui prezzi si scaricava non la inflazione ma la sua aspettativa. con effetto esponenziale. Il debito pubblico lasciato dai militari era enorme e in gran parte in dollari.. Il
pesos si svalutava rapidamente e la unica sicurezza era il dollaro che
aumentava a dismisura. Il ministro della economia del Presidente Menem ebbe una felice intuizione, nel 1991 presentò una legge chiamata di convertibilità : di fatto il peso valeva un dollaro con garanzia del Banco
Central..che per legge non poteva emettere pesos.se non in presenza di
riserve in dollari. .Grande liquidità andò al Governo per la vendita dei 
gioielli della “corona “, telefoni, energia, acqua, aeroporti, autostrade,
cantieri navali, siderurgica, petrolchimica ecc ecc tutto fu venduto e in 
fretta.. spesso il pagamento avveniva con titoli del debito pubblico alla 
pari..quando quotavano molto meno…Le conseguenze furono increbili e
rapide…affluirono notevoli capitali stranieri attratti da buoni prezzi in
dollari il cui cambio era garantito dallo Stato..la economia riprese e lì  Argentina tornò popolare nel mondo del business…fin troppo…
In realtà si trattava di una riedizione più elegante del dejà vu dell’ epoca
dei militari..alti tassi in pesos , dollaro artificialmente basso…Nessuno
ebbe il coraggio di ammazzare la gallina dalle uova d’oro e a fine anni ’90 
inizio XXI secolo il botto fu grande …svalutazione selvaggia e default..
Poi la fortuna..la magica soya rirese ricco il paese che crebbe..anche non
pagando i debiti,, a ritmio asiatici.almneo fino ad oggi.
 Questa lunga e spero non troppo noiosa storia per cogliere alcune
similitudini con i fatti che riguardano l’Italia e non solo ..le immense
speculazioni finanziarie che fanno guadagnare interi PIL , i  derivati (
tossici ) per i quali lo Stato in qualche modo garantisce salvando le banche  e drenando liquidità dal mercato con le tasse…e la camicia di forza della convertibilità vale a dire dell ‘Euro che ci impedisce di regolare la nostra economia..come non era possibile per l’ Argentina mantenere la stessa moneta degli USA così non è possibile, se non a caro prezzo, per l’ Italia mantenerer la stessa moneta della Germamia. L’Argentina uscì dalla crisi del 2001 con provvedimenti duri valutariamente
ma non fiscalmente e dopo una breve recessione il Paese riparti grazie agli introite delle esportazioni agricole  – prelievo alla origine  – che noi
ahimè non abbiamo. Storie simili ma in condizioni assai diverse a favore
della Argentina la cui storia, economica e politica ,dovrebbe essere
attentamente  studiata in quanto spesso anticipa la nostra.
>
> GIORGIO DE LORENZI
>

Il Corriere della Sera censura se stesso

Lettera Informativa febbraio 2013 III  BIS
 
L’ Argentina e il cattivo giornalismo degli amici italiani
 
Il Corriere della Sera di  lunedì 4 febbraio pubblica in prima pagina
un articolo di Rocco Cotroneo  dal titolo ” Le  bugie cattive degli amici argentini”
 
E’ interessante notare che nella edizione argentina del Corriere che è la riproduzionedella italiana l’ articolo di Cotroneo è stato ” omesso ” !
Autocensura ?

Dagli amici mi guardi Iddio….

 SOCIETA’ ITALIA ARGENTINA

Lettera Informativa febbraio 2013 III
 
 L’ Argentina e il cattivo giornalismo degli amici italiani
 

Sul Corriere della Sera di oggi lunedì 4 febbraio Rocco Cotroneo firma un articolo dal titolo ” Le  bugie cattive degli amici argentini con gli onori della prima pagina, infarcito di luoghi comuni , supponenza ignoranza e arroganza .
Particolarmente fastidiose le citazioni a sproposito e fuori contesto di Borges e la facilità all’ insulto istituzionale come ” Carlos Menem mix di tracotanza cafona “” Scomodare inoltre Eva Peròn riferendo  frottole  sulla sua età e la sua condizione familiare , dimostra a parte la ignoranza anche una notevole villania .Dispiace che questo corrispondente di un prestigioso quotidiano parli  con  tanta incompetente superficialità di un paese molto vicino alla Italia, che evidentemente conosce solo tramite  pettegolezzi e sentiti dire..
Più giornalisticamente interessante sarebbe stato parlare della reazione argentina alla censura del FMI : politicamente la Presidente Kirchner ha  reagito duramente dicendo  che il Fondo è nemico della Argentina e la attacca  per   la sua politica con l’ Iràn , ma praticamente il ministro della Economia ha dichiarato che rivedranno gli indici inflazionari e forniranno  nuovi dati al più presto. Sembrerebbe notizia più interessante di quella che Eva Peròn si “levava” gli anni.* o che Maradona quale  ” mano de Dios “..( ancora  il goal del1986…!!.), sia lo specchio del Paese
 
 
Giorgio De Lorenzi
 

 * possediamo copia autentica del certificato di nascita di Evita ( 7  maggio 1919 )

 

Buon compleanno Buenos Aires

 
Societá Italia Argentina
 
Lettera Informativa febbraio 2013 II
 
Un giorno come questo molti anni fa….ebbe luogo la
Prima Fondazione di Buenos Aires”
 
 
Nei prirni giorni del 1536 don Pedro de MENDOZA arrivó al Rio de Plata toccando prima la costa orientale ( odierno Uruguay ) e dirigendosi poi alla occidentale ( Argentina ).
Diede áncora nel fiume Riachuelo e nelle sue vicinanze il 2 febbraio  costrui una cittadella fortificata  sul Rio de la Plata che fu chiamata “ Puerto de Nuestra Señora del Buen Aire” su un’ area di 2 km quadrati e con 63 abitanti
 
La denominazione´probabilmente deriva dalla  Madonna di Bonaria considerata dagli spagnoli protettrice dei naviganti
 
La cittá di Pedro di Mendoza fu spopolata dalla fame e poi distrutta dagli indios .
 
La seconda – e definitiva – fondazione di Buenos Aires avvenne a opera de Juan de GARAY nel 1580. 
 
 

L’ Argentina e il FMI

Società Italia Argentina
 
Lettera informativa febbraio 2013 I
 
L’ Argentina e il FMI
 
Il Fondo Monetario Internazionale FMI ha approvato il 1° febbraio una “dichiarazione di censura” nei confronti del Governo argentinoconsiderando che i dati statistixi ufficialmente forniti non siano aderenti alla realtà.
La diatriba sulla affidabilità dei dati statistici dell’ ente argentino preposto INDEC si protrae da circa due anni ed è incentrata fondamentalmente sui dati della inflazione dell’ area di Buenos Aires ( 11% dato INDEC, 25% dato privato ) e sulla evoluziole del PLI
 
Il Direttore del FMI Christine Lagarde ha sottolineato che se l’ Argentina non fornirà dati più attendibili – secondo il FMI – potrebbe essere espulsa.
 
La Presidente Cristina  Kirchner in una conferenza alla Georgetown University nel settembre scorso disse  : Il FMI ce l’ ha con noi. se avessimo una inflazione del 25% il Paese sarebbe già fallito…
 
A memoria sottolineamo che l’ Argentina non ha posizioni debitorie con il FMI avendo il presidente Nestor Kirchner “saldato” pendenze nel 2005 con un pagamento cash di circa 11 miliardi di dollari.